LA SCUOLA DEI GENITORI A SENIGALLIA. LA STORIA

La proposta di una Scuola per i Genitori a Senigallia è nata un pò per caso ed in un modo inaspettato, coinvolgendo molte Associazioni di Volontariato della città. Questo ci è necessario per spiegare perché inauguriamo il primo Centro Servizi per il Sostegno alle Funzioni Genitoriali secondo la L.R. 9/2003.

La COOP Adriatica di Senigallia nel 1997 con l’intento di favorire una costruzione di una rete di volontariato locale aveva aggregato una ventina di Associazioni operanti sul territorio con un’iniziativa denominata “Centro anch’ io”.

Successivamente la COOP chiese alle Associazioni di formulare alcune proposte di intervento comune sul territorio che rendessero visibile e concreto l’impegno delle Associazioni. Tra le proposte, tutte meritevoli, che furono presentate da parte di alcuni organismi, quella della formazione dei genitori, trovò il consenso maggiore.

La Scuola dei Genitori ebbe inizio il 26 ottobre 1997 ed fu presentata durante un Convegno al quale parteciparono esperti ed autorità cittadine per riflettere sul tema complesso della genitorialità.
Le finalità contemplate in questo itinerario educativo di durata biennale (1997/1998-1998/1999) erano:

Prendere coscienza del proprio ruolo genitoriale e sviluppare competenze
Sviluppare la rete di solidarietà dei genitori per rompere l’isolamento delle famiglie rispetto ai problemi
Sviluppare la continuità e le coerenze educative tra le famiglie e le strutture educative del territorio (scuole, Parrocchie, Associazioni sportive, ecc.)
Costruire una rete di Associazioni genitori di volontariato, Scuola, ASUR e del Comune per costruire un centro territoriale di produzione e di coordinamento di ulteriori progetti
Verificare la possibilità di costruire un centro di educazione territoriale permanente, in cui i genitori corsisti diventano ‘helpers’ o consulenti genitoriali per gli altri genitori.

Nel corso dei due anni furono previsti contenuti relativi alla “comunicazione” all’interno della coppia e della famiglia e alle modalità di “partecipazione” e di coinvolgimento della famiglia stessa nel rapporto con le strutture educative territoriali (Scuola, Parrocchia, Associazioni). Il percorso coinvolse un centinaio di genitori con figli di età compresa tra i 5 e i 15 anni.

LA TAPPA SUCCESSIVA. “GLI HELPERS”
La formazione fin qui realizzata ha avuto il grosso pregio di favorire consapevolezze sul modo di essere genitori, di migliorare le relazioni tra genitori e figli, di facilitare le relazioni tra genitori stessi e di permettere la presa di coscienza da parte di queste famiglie di poter far qualcosa per altre famiglie.
Di qui, la necessità di cogliere ed incentivare immediatamente questa istanza crescente di alcune famiglie di diventare risorsa per altre con una formazione più approfondita e mirata alla “consulenza”. Pertanto, un piccolo gruppo di genitori, alla fine del 1999, si impegnò in questo ulteriore percorso di formazione patrocinato e finanziato questa volta dal Comune di Senigallia.

LE MILLE STRADE DEL VOLONTARIATO FAMILIARE. L’IMPEGNO ASSOCIATIVO.
Gli anni successivi hanno visto impegnati molti di questi genitori in attività di sostegno alle famiglie, come i centri estivi, gli oratori, l’aiuto scolastico ed educativo, l’affidamento, tanto per citarne alcune. Ma, d’altra parte, l’impegno genitoriale si è anche espresso attraverso le Associazioni di Volontariato che si occupano di famiglie e minori. Così il mondo variegato dell’Associazionismo ha potuto annoverare tra le sue fila molti di quei genitori che “con una marcia in più” hanno potuto dare in questi anni e danno proficuamente un aiuto concreto alla famiglie in difficoltà.

IL CAMMINO DELL’AGE.
Anche l’AGE ha potuto portare un suo importante contributo alla comunità delle famiglie e diversi sono stati gli ambiti di attività nei quali ci si è impegnati dal 2000 fino ad oggi.
I Progetti “Il Villaggio globale” e “Il Quadrifoglio”. Si è trattato di costruire una serie di attività, a favore di ragazzi 6-14 anni, tendenti a favorire lo sviluppo armonico della loro personalità, offrendo una serie di opportunità educative ed aggregative e conducendo esperienze laboratoriali e culturali in grado di agevolare l’incontro di mondi, storie, saperi, tradizioni e stili di vita.
I Progetti “Io a scuola ci vado da solo” e “Io a scuola ci vado con gli amici”. All’interno della progettualità più ampia di una Città Sostenibile dei Bambini e delle Bambine, si è trattato di costruire un percorso educativo che mirasse a sensibilizzare le famiglie dei quartieri a lasciare che i propri figli andassero a scuola da soli o con gli amici e utilizzando mezzi di spostamento sostenibili come andare a piedi, con la bici o in macchina in compagnia (car pooling).
I Progetti “Scuole dei Genitori” e i “Laboratori Scuola-Famiglia”. I primi, in collaborazione con i Comuni dell’Ambito e le Associazioni operanti sul territorio vogliono essere uno spazio dove gli adulti si possono incontrare per discutere dei loro problemi con i figli, per confrontare i propri modelli educativi e comprendere i tratti fondamentali dell’evoluzione e dello sviluppo dell’età evolutiva e dell’adolescenza.
I secondi, in collaborazione con gli Istituti scolastici, si rivolgono a coloro che fanno parte dei Consigli d’Istituto, componente genitori ed insegnanti. Si tratta, in sostanza, di studiare un "sistema d’intervento" teso a creare la motivazione, l’impegno e la partecipazione delle varie componenti alla vita della scuola nella formulazione di progetti a favore del benessere dei ragazzi.

.……….continua

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