Quando le Mamme si organizzano da sole…….

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Ti sembra di entrare in un asilo nido, tipo quelli comunali o convenzionati, solo che sembra in miniatura. Può ospitare fino a 5 bambini, arredato con gusto e non manca proprio niente.

Questo accade a Senigallia dove la figura della 'mamma di giorno' non è ancora ricnosciuta dalla legge. Ma allora questa mamma come fa? FA LO STESSO!

FIRMATO L’ACCORDO QUADRO ‘TAGESMUTTER’

ULTIMISSIME!!!!!!!!

GAccordo Quadro Tagesmutteriovedì 13 ottobre u.s. a Roma è stato siglato il nuovo Accordo Quadro per i contratti di collaborazione delle Tagesmutter tra l'Associazione Domus e le Organizzazioni sindacali FeLSA Cisl e UIL Tem.p., in seguito alla lunga trattativa iniziata a febbraio u.s..

L’€™asilo nido familiare. Si parte con l’€™esplorazione della domanda di utenza

sfondo 2Sono stati pubblicati gli avvisi per l’assegnazione di voucher per l’acquisto di servizi socio-educativi per i minori (Bando OASIS € 36.164 per l’ATS di Senigallia) e quello destinato agli ATS della provincia per la presentazione di progetti per la creazione o implementazione di servizi all’infanzia e alla famiglia (bando LIFE € 34.948 per l’ATS di Senigallia). Rimaniamo in attesa di ciò che verrà deliberato per la figura della ‘Tagesmutter’ (‘mamma di giorno’).

Nel frattempo, dopo circa tre settimane dal Convegno sul tema, abbiamo provato a formulare un’idea di servizio che va oltre la conciliazione del tempo di vita e lavoro della sola figura femminile, allargandosi al contesto familiare e a quello interfamiliare. Vediamo alcuni punti essenziali. a) L’Asilo Nido Familiare, per i bambini dai 3 mesi ai 3 anni, ma estendibile fino a 14, nasce a fianco della classica offerta di servizi alla prima infanzia promossa dall’Ente Pubblico, rappresentata dagli asili nido, ed è motivato dai recenti cambiamenti avvenuti nella famiglia e nell’organizzazione dell’attività lavorativa. b) La riorganizzazione dei tempi di vita della coppia, conseguenti la nascita di un figlio, fa scaturire la necessità di una maggiore flessibilità dei servizi e l’esigenza di individuare interventi nuovi, i cui tempi e spazi possono essere gestiti direttamente dalle famiglie. c) Per questo, si coglie la necessità di scegliere per i propri figli spazi di cura diversificati e flessibili che siano presenti in modo capillare sul territorio (quartieri, frazioni e paesi) e che promuovano la creazione di una rete amicale tra i nuclei familiari interessati. d) Tali servizi, attivati presso il domicilio di una coppia genitoriale (e non), in cui uno dei due componenti viene adeguatamente formato, prevedono una gestione partecipata e consentono un rapporto continuativo e stabile nel tempo di un piccolo gruppo di bambini (max 5). e) Naturalmente, questi servizi s’integrano con la rete dei servizi per la prima infanzia esistenti, offrendo esperienze d’incontro e di socializzazione nel rispetto del principio della ‘comunità educante’.

Nei giorni successivi al Convegno abbiamo registrato un crescente interesse verso questo tipo di servizio, tant’è vero che ad oggi abbiamo una ottantina di richieste di iscrizione ai corsi per diventare Tagesmutter (vater?). Adesso però è necessario dedicarsi all’esplorazione della domanda di utenza per lo più ancora inconsapevole di una possibilità in più che questo servizio potrebbe offrirle. Quindi per informare e raccogliere quante più informazioni sulla reale volontà di queste famiglie di scegliere un asilo nido familiare o integrarlo con i servizi già utilizzati abbiamo predisposto un breve questionario. Il campione è stato scelto in base alla conformazione del nostro territorio fatto soprattutto di piccoli paesi, ma anche in città andremo ad esplorare soprattutto le frazioni.

Comunque, per quelli che volessero offrirci il loro contributo informativo possono scaricare il test anche qui o dal nostro blog e reinviarcelo all’indirizzo: agesenigallia@gmail.com.Questionario per l'utenza

Convegno Professione Tagesmutter

Report del convegno sul servizio tagesmutter a Senigallia del 30 settembre 2011Il convegno di venerdi 30 settembre, a Senigallia, sul servizio Tagesmutter ha registrato una buona presenza e partecipazione di pubblico oltre agli sponsor (Banca di Suasa e il Centro Servizi per il Volontariato) e agli organizzatori (Age, Nostos, Ass. Baby-Xitter) erano presenti l’Assessore ai servizi alla persona del Comune di Senigallia, Volpini, l’Assessore Regionale ai Servizi sociali, Marconi e la Presidente dell’Associazione Domus di Trento, Masè.

Ma vediamo per punti la sintesi del Convegno.

"Servizio tagesmutter" o "nido domiciliare"? Trattandosi di un termine d’importazione straniera e con un significato letterale che non dà un’idea precisa sul tipo di servizio che offre ‘la mamma di giorno’, le istituzioni ritengono che l’assunzione del termine asilo nido domiciliare o nido familiare sia molto più chiaro.

Il servizio di asilo nido domiciliare. Per il momento non si pensa ad un servizio sostitutivo dell’asilo che noi tutti conosciamo ma ad un servizio integrativo e a supporto di quelli esistenti, al fine di offrire una possibilità in più alle famiglie.

La sperimentazione. L’asilo domiciliare non può essere introdotto con piena titolarità ma va sperimentato con gradualità nei tempi e nei luoghi giusti, al fine di valutare innanzitutto se sia effettivamente un servizio richiesto e poi se corrisponde alle aspettative di qualità e funzionalità. Naturalmente, anche la sperimentazione di un nuovo servizio, benché prevista dalla legge 9 del 2003, va collocata su un percorso normativo tutto ancora da costruire.

Mamma e bambiniLa formazione. Gli esempi riportati della mamma che si prende cura dei suoi quattro bambini in casa sua e della giovanissima laureata in scienze dell’educazione e titolata a lavorare in un asilo nido, indicano che probabilmente all’interno delle mura domestiche l’importanza dell’esperienza di maternità, sostenuta anche da titoli di studio ed esperienze di lavoro specifici, potrebbe finalmente disegnare la linea mediana della nuova ‘professione’.

Il costo del servizio. Le forze politiche, quelle sindacali nonché la giunta regionale sono al lavoro per regolamentare questo nuovo servizio, la sua figura di riferimento e il suo costo. Quest’ultimo, poiché il servizio si svolge a casa della mamma, potrebbe essere sensibilmente più basso, considerate le spese di gestione e di coordinamento psico-pedagogico. Comunque, l’esperienza di altre regioni evidenzia che il contributo pubblico alle famiglie non sempre è presente in quanto si consolidano rapporti economici con soggetti diversi (p.es. Banche o Aziende).

La domanda potenziale. Il nido domiciliare è una tipologia di servizio nelle Marche pressocchè sconosciuta (alcune nostre mamme conoscono le Tagesmutter perché magari le hanno conosciute fuori dai nostri confini). Forse Senigallia è stata la prima a richiamare l’attenzione del grande pubblico, proponendo una buona soluzione ai problemi delle donne nel conciliare il lavoro con la famiglia, e offrendo la sponda a molte famiglie che si trovano tagliate fuori dai servizi nido. Tuttavia, il fatto che non ci sia ad oggi una domanda espressa non significa affatto che tale domanda non esista.

Report del convegno sul servizio tagesmutter a Senigallia del 30 settembre 2011La fascia 0-14. Quando le Istituzioni parlano di nidi domiciliari la fascia di età considerata è normalmente quella che va dai 3 mesi ai tre anni; tuttavia è auspicabile che la regolamentazione del servizio consenta la possibilità di ampliare l’offerta a bambini di età superiore in quanto le esigenze familiari sicuramente non variano in presenza di figli più grandi.

Territorialità e flessibilità. Sono questi gli aspetti estremamente decisivi che indurrebbero le famiglie a cercare un nido domiciliare. Nella costellazione di piccoli comuni che caratterizzano il nostro territorio (salvo rari casi di nidi comprensoriali -Fermo), l’impossibilità di costruire nuovi nidi per mancanza di risorse potrebbe indurre le Amministrazioni locali a inserire nelle proprie piccole comunità un servizio ad alta flessibilità, come quello in oggetto del Convegno.